L’Università del Vermont, negli Stati Uniti, ha pubblicato un interessante studio sul Journal of Neuroscience che mette sotto accusa la cannabis e i potenziali effetti sul cervello dei più giovani.

Più in particolare si è notato un aumento non naturale del volume della corteccia cerebrale tra i 14enni che hanno fatto un uso sporadico di cannabis. Tanto per intenderci, si tratta della parte di cervello che corrisponde alle aree di emozioni e memoria.

Parliamo, nello specifico, di amigdala e ippocampo: i 14enni che hanno partecipato all’esperimento erano poco meno di 50 e provenivano da diversi paesi del Nord Europa, tutti compresi nel progetto “Imagen“. La cannabis potrebbe così alterare il processo di “potatura” di connessioni nervose che avviene nel cervello di un adolescente: in attesa di risultati su campioni più vasti, si tratta comunque di un importante dato che verrà di certo utilizzato da chi da sempre è contro alla legalizzazione della cannabis a scopo ricreativo.