
Il Comitato per i diritti sociali del Consiglio d’Europa mette di nuovo l’Italia nel mirino per la disparità di accesso all’aborto che ancora esiste nel nostro paese.
Nella relazione che è stata ovviamente spedita al nostro governo si legge: “La situazione sembra migliorata, eppure soprattutto a livello locale sono ancora presenti grosse disparità di accesso per le donne alla possibilità di interrompere la gravidanza. L’Italia, inoltre, deve spiegare quali sono le misure che sono state presi verso i medici obiettori di coscienza che sono protagonisti di autentici atti di molestia morale”.
Il governo precedente all’attuale ha fornito alcune informazioni a riguardo nel febbraio dello scorso anno, ma il Comitato in questione ha chiesto un nuovo report entro l’ottobre 2019. Tra le misure richieste c’è anche quella di “spalmare” i medici non obiettori in modo più omogeneo su tutto il territorio nazionale. Allo stesso tempo vanno prese misure per proteggere i non obiettori da eventuali atti di discriminazione.