L’Università di Oxford ha pubblicato un drammatico studio sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences in seguito poi ripreso anche dal Guardian.

Ebbene, gli studiosi hanno nuovamente analizzato gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici e stavolta hanno analizzato la velocità con cui avviene il riscaldamento degli oceani. Un aumento della temperatura così alto negli ultimi 150 anni che è come se fosse esplosa una bomba atomica al secondo.

Le emissioni di gas serra si tramutano in calore che per la maggior parte è “catturato” dai mari e dai ghiacci; questi ultimi, sciogliendosi, aumentano il livello degli oceani e rendono molto più probabili eventi distruttivi come gli uragani.

Se proprio non bastasse il primo dato, vale la pena sottolineare che i dati relativi al riscaldamento degli oceani riguardano sì gli ultimi 150 anni (dal 1871 ad oggi) ma in realtà è negli ultimi decenni dove si è registrata l’accelerata decisiva: in questo caso il riscaldamento equivale a 6 bombe di Hiroshima al secondo.